Tra arte e moda. Nostalgia del futuro nei tessuti d'artista del dopoguerra al Museo del Tessuto

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Tra arte e moda. Nostalgia del futuro nei tessuti d’artista del dopoguerra al Museo del Tessuto

Tra arte e moda. Nostalgia del futuro nei tessuti d’artista del dopoguerra al Museo del Tessuto

di Maria Ausilia Piscopo

Si è svolta il 20 maggio l’inaugurazione dell’esposizione temporanea Tra Arte e Moda | Nostalgia del futuro nei tessuti d’artista del dopoguerra, in mostra al Museo del Tessuto di Prato fino a febbraio 2017.

Si tratta di un evento di ampio respiro che vede il Museo del Tessuto partner del Museo Salvatore Ferragamo, promotore e organizzatore del progetto insieme alla Fondazione Ferragamo, della Biblioteca Nazionale Centrale, delle Gallerie degli Uffizi, d’Arte Moderna e del Costume di Palazzo Pitti e, infine, del Museo Marino Marini. Uno stesso tema, quello della mostra ideata dalla Fondazione Ferragamo viene, così, sviluppato in luoghi differenti, analizzando a più voci e sotto differenti aspetti le forme di dialogo tra moda e arte, mondi che si incontrano, si contaminano, si sovrappongono, in un grande progetto espositivo dislocato tra Firenze e Prato.

Nei saluti del direttore del Museo F. Guarini e del presidente della Fondazione Museo del Tessuto F. Marini tutto l’orgoglio e l’emozione di far parte di un progetto così importante, un grande riconoscimento di competenze attraverso questo partenariato, elaborato nella formula di museo diffuso e la fiducia verso il valore dei prodotti tessili e verso Prato, ancora distretto europeo di eccellenza. Un grande impegno quello di voler portare il Museo verso collaborazioni sempre più internazionali, anche in un’ottica di diffusione della cultura industriale, attraverso la comunicazione del prodotto.

L’importanza di trasmettere l’arte come prodotto anche nei saluti di A. Cavicchi, past president della Fondazione Museo del Tessuto, nel ricordo di come, nel ‘54 dalla Sala Bianca di Palazzo Pitti si diede il via all’eccellenza italiana e all’inizio del successo di Pitti, manifestazione di prestigio a livello mondiale per la comunicazione della moda.

La mostra, a cura di D. Degl’Innocenti, espone importanti e inedite collezioni di progetti per tessuti stampati, manufatti tessili, opere d’arte create dai più noti artisti italiani a partire dall’immediato dopoguerra; i contributi artistici, di grande pregio, sono esposti attraverso un suggestivo percorso fatto di materiale inedito, mai stato esposto al pubblico. Molteplici sono le forme di linguaggio dell’artista del secondo dopoguerra che si esprime utilizzando la moda, i tessuti, i vetri, le ceramiche; è così che tessuti per l’arredamento vengono stampati su progetti di autori importanti, soggetti astratti che riportati su telaio diventano arazzi, veri oggetti di arte della casa. Tessuti stampati su disegno d’autore ed editati in tirature limitate prendono la forma di foulard di seta, pezzi unici, accessori preziosi di moda per diffondere l’arte. Negli elementi messi a dialogo, capolavori come quelli di Gio Ponti, il tessuto stampato su spugna, creato per l’industria e l’artigianato, i piatti in ceramica e i bozzetti originali, espressione di arte, design, prodotto. Nostalgia del futuro, lo spirito di questa nuova progettualità è come uno sguardo oltre il presente; l’astrattismo e il bisogno dell’artista di sganciarsi dal dato realistico. Ecco Lucio Fontana e il concetto spaziale di trafiggere la tela come attraversamento dello spazio, in una dimensione che è solo dell’artista, e ancora lavori di Gio Pomodoro, Bruno Munari e tanti altri.

Un omaggio all’esperienza manifatturiera pratese con il lavoro della ditta Pugi che, dal 1907, produce tappeti lavorati a mano, arrivando a ricevere, nel 1956, il prestigioso riconoscimento Compasso d’Oro per il tappeto Jungla realizzato in lana e fibra vegetale, annodato a mano, lavoro di altissimo livello artistico. Importante il ruolo delle Triennali del 1951, 1954 e 1957 e dell’industria del tempo, molto recettiva verso questi linguaggi.

La mostra al Museo del Tessuto di Prato e nelle altre sedi è un’opportunità imperdibile; un progetto speciale anche per le vetrine di Palazzo Spini Feroni, sede della Maison Ferragamo a Firenze, che ospitano installazioni artistiche dedicate a progetti grafici e visual.

 

0 0 2117 25 Maggio, 2016 Eventi, Flash News 25 Maggio, 2016

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Professionista in ambito risorse umane, web writer per passione. Su Toscana in Style scrive di design, mostre ed eventi, lifestyle, moda. Per contattarla: PiscopoM.Ausilia@libero.it

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