Dopo quasi 10 anni all’estero, Arturo Galansino torna in Italia per diventare direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze. A soli 38 anni, ha alle spalle una brillante carriera che lo ha fatto approdare al Musée du Louvre di Parigi, alla National Gallery e alla Royal Academy of Arts di Londra. Galansino ha compiuto gli studi, prima a Milano, e poi a Torino conseguendo un dottorato di ricerca in Storia e Critica d’Arte.
La presentazione ufficiale si è svolta venerdì 27 marzo presso l’Altana di Palazzo Strozzi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Lorenzo Bini Smaghi, presidente della Fondazione Palazzo Strozzi, l’assessore alla cultura della Regione Toscana, Sara Nocentini, Leonardo Ferragamo, presidente dell’Associazione Partners Palazzo Strozzi, Claudio Bianchi, vice presidente Camera di Commercio di Firenze e lo stesso Arturo Galansino.
Il nuovo direttore è stato scelto attraverso una selezione che ha visto la partecipazione di molti candidati italiani e stranieri. I curriculum sono stati esaminati da una commissione di valutazione che ha selezionato i profili migliori. Galansino si è aggiudicato l’incarico grazie alla sua competenza, specializzazione ed esperienza, unite a passione, determinazione e impegno.
“La scelta di Arturo Galansino – ha spiegato Lorenzo Bini Smaghi, presidente della Fondazione Palazzo Strozzi nel corso della conferenza stampa di presentazione – è in linea con la filosofia di Palazzo Strozzi di “pensare globale e agire locale”, riportando in Italia un giovane che ha fatto una grande esperienza all’estero e può ora contribuire allo sviluppo della cultura nel nostro paese. Spero sia un esempio e un incoraggiamento per tanti altri giovani italiani”.
Arturo Galansino prende il posto di James Bradburne, che dopo nove anni di apprezzata presenza, segnata da successi ed innovazioni, lascia la guida di Palazzo Strozzi.
In questi anni l’istituzione fiorentina ha ospitato mostre di successo e risonanza a livello nazionale e internazionale come Cézanne a Firenze (2007), Bronzino (2010), La Primavera del Rinascimento (2013), Pontormo e Rosso Fiorentino (2014), Picasso e la modernità spagnola (2014-2015), Potere e pathos (2015), trasformando Palazzo Strozzi in un brand forte, per la qualità delle mostre e delle attività culturali.
Un successo dovuto alla governance autonoma della Fondazione che ha reso possibile una programmazione su base triennale e una stabilità economica, grazie al sostegno costante dei partner pubblici e privati, che ha dimostrato che il finanziamento della cultura di qualità è un motore di crescita economica importante. In questo modo Palazzo Strozzi ha sviluppato una strategia culturale di eccezionale coerenza: un modello di gestione che si è rapidamente diffuso ed è riconosciuto in tutto il mondo.
“Negli ultimi anni ho seguito con interesse l’ascesa di Palazzo Strozzi, che da spazio semi-deserto è diventato un’importante sede espositiva, posizionandosi nel panorama culturale nazionale e internazionale – ha commentato il nuovo dg Arturo Galansino – La mia idea è una continuazione del progetto per far diventare questo un luogo sempre più vivo e aperto, a Firenze e al mondo. Una visione da realizzare attraverso mostre e eventi che vadano oltre le mura del Palazzo, sia in collaborazione con grandi istituzioni internazionali che attraverso sinergie territoriali per valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale. Continueremo l’indagine e la ricerca sull’arte antica delle grandi mostre come Bronzino o Pontormo e Rosso Fiorentino e intensificheremo il ruolo del contemporaneo, portando a Firenze i protagonisti dell’arte del presente. Saremo anche sempre più attivi sui social network con iniziative che coinvolgano direttamente i visitatori e mettano in rapporto Palazzo Strozzi con il pubblico. Oltre ad essere un onore, è per me emozionante tornare in Italia alla guida di una simile istituzione. Farò del mio meglio per portare verso nuovi traguardi il cammino di Palazzo Strozzi”.