La Toscana può vantare quasi 60.000 ettari di vigneti, infiniti filari di viti che disegnano colline e panorami famosi in tutto il mondo. Il 92% di tali vigneti fornisce vini DOP (DOCG e DOC) per un totale di 1.600.000 ettolitri (93% è rosso). Importante anche il volume dell’IGP: 666.000 ettolitri (75% rosso).
Secondo i dati sulla produzione vini DOP relativi alla vendemmia 2018, mantengono la posizione di leader il Chianti (33,1%) e il Chianti Classico (12,7%) che insieme arrivano quasi al 50%. A grande distanza le altre DOP come Maremma Toscana (4%), Brunello di Montalcino (3,9%), Morellino di Scansano (3,2%), Nobile di Montepulciano (2,8%), Bolgheri (2,5%), Vernaccia di S. Gimignano (1,9%), Rosso di Montalcino (1,2 %), Rosso di Montepulciano (0,9%), Bianco di Pitigliano (0,5%). Il 33,3 % è ascrivibile a altre DOP.
Le province con maggiore superficie coltivata a vite sono Siena (19.870 ettari), Firenze (16.850 ettari) e Grosseto (8.890 ettari). Salta all’occhio la superficie media per azienda che è di soli 2,5 ettari con picchi di 5 ettari per la provincia di Siena e 0,32 per Massa.
Il principale vitigno è il Sangiovese Nero (61,6 %), seguito da Merlot (7,55%), Cabernet Sauvignon (6,5%), Trebbiano Toscano (4,7%), Vermentino (2,5%), Sirah (2,1%), Canaiolo Nero (1,3%), Vernaccia di San Gimignano (1,3%) e altri.
La DOC con la superficie più piccola è quella di Capalbio e Grance Senesi (entrambe con 3 ettari a testa). Quella più estesa la Maremma Toscana con 1.932 ettari che producono 89.000 ettolitri.
La DOCG con la superficie più piccola è la Chianti Colline Pisane (2 ettari) e Val di Cornia Rosso (3 ettari). La DOCG più estesa è il Chianti con 10.165 ettari che producono 608.000 ettolitri.
FONTE ARTEA – schedario viticolo al 31 luglio 2018 sulla base delle dichiarazioni di raccolta vendemmia 2018.