Cucina casalinga alla riscossa con Le Cesarine, progetto di home restaurant, vincitore insieme ad altre sedici startup italiane legate al cibo della Call4Innovation di Future Food, organizzata da Digital Magics, business incubator quotato sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana, in collaborazione con Intesa San Paolo.
Ma chi sono Le Cesarine? Sono massaie moderne che propongono cucina “a casa loro”, corsi, show cooking e molto altro: una rete di oltre 200 signore (e signori) che su tutto il territorio nazionale organizzano nelle loro case, in più di 90 città italiane, piccoli e grandi eventi culinari. Sono selezionate da Home Food, un’associazione fondata nel 2004 che ha il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e la collaborazione dell’Università di Bologna e dell’antropologa Egeria di Nallo, e hanno un sito dove si può scegliere e prenotare un evento per assaporare le ricette tradizionali e la vera ospitalità casalinga.
Questo modello di network, coordinato a livello nazionale da uno staff specializzato, di cuochi e cuoche casalinghe animate da un’autentica passione per la cucina tradizionale e selezionate per ospitare nelle loro case eventi gastronomici a base di ricette locali è l’unico fra i vincitori della finale che si è svolta a Bologna il 17 novembre scorso dedicato al social eating. Mangiare a casa di una cesarina è una vera “esperienza culinaria”, un viaggio attraverso la storia di una famiglia e di un territorio, alla scoperta di quei legami che di generazione in generazione hanno preservato le tradizioni italiane e oggi sono diventate occasione di sviluppo, come ha dichiarato anche Layla Pavone, amministratore delegato di Digital Magics per l’Industry Innovation. “I 16 progetti finalisti di Future Food stanno creando vera e propria innovazione di processi, prodotti e servizi nell’ambito della produzione, sostenibilità, nutrizione e salute, retail, sensoristica, agricoltura, utilizzo di biomasse e packaging. Siamo rimasti veramente entusiasti per la visione del futuro che questi giovani talenti italiani hanno presentato a Bologna”.
E Le Cesarine toscane? Sono 8 e portano in tavola la tradizione regionale, dall’Appennino fino alla terra del Morellino, passando da Firenze dove opera anche un cesarino, Giovanni, restauratore di dipinti, che ha sviluppato la passione per la cucina grazie a una storia d’amore che vive oggi nei suoi piatti cucinati e gustati nel quartiere di Porta Romana. Il menù? Un po’ di Lunigiana in riva all’Arno con crostini con fegatini, testaroli al pesto, scamerita al forno, cime di rapa e torta di pere brunita dal morbido cuore il tutto accompagnato da una accurata selezione di vini locali. Per Giovanni la cucina rappresenta un modo per stare bene con gli altri che trova oggi grazie al progetto Le Cesarine un innovativo modello di condivisione.