Si è inaugurata il 14 febbraio 2015 a Pistoia presso la galleria MEVannuciartecontemporanea una personale dedicata allo scultore e pittore Giuseppe Spagnulo.
Una serie di quadri, bozzetti in terracotta e in acciaio con cui lo spettatore viene invitato ad un’esperienza…. di fuoco.
E’ con il fuoco che Spagnulo ha da sempre cercato di scavare e portare alla luce l’anima dei materiali a cui si è avvicinato: la terra cotta, il ferro, il bronzo, nelle sue sculture; il carbone, l’ossido di ferro, il carminio, nei suoi quadri che sono anch’essi delle sculture, sfidando e superando la bidimensionalità della tela per proiettarci in una fucina sempre accesa.
Sono percorse da una vena lirica queste forme geometriche così primordiali (il cerchio, il cubo, la colonna) e allo stesso tempo cariche di un’energia vitale che ricorda la lava del vulcano e le fratture del terremoto.
Un grande maestro che continua nella sua ricerca della forma contenuta nella materia, come nella colonna di baalbek, in cui il dentro e il fuori sono insieme a definire uno spazio e a raccontare una storia, che sono il nostro spazio e la nostra storia.
In un ambiente candido e neutro, l’allestimento di queste opere ci invita ad una riflessione intima e personale sulla natura della materia e sulla sua potenza.
La mostra prosegue fino al 24 marzo 2015 e per chi vuole proseguire in questo viaggio sulle orme di Spagnulo, a Pistoia alla Fattoria di Celle, la collezione Gori propone “Daphne”, all’interno del parco nei pressi della ghiacciaia, e a Prato, nella Cattedrale di Santo Stefano, si può ammirare “La Porta della Luce”, monumento sepolcrale del Vescovo di Prato Monsignor Fiordelli, inaugurata nel 2009.
Simonetta Doni