Numeri, assaggi ed impressioni della 52esima edizione di VinItaly
Il vino salverà il mondo. Un esercito di allegri appassionati del nettare di bacco ha invaso Veronafiere e il post fiera in Città – erano 60 mila wine lovers (e in provincia) a presidiare ogni angolo e bicchiere disponibile a Verona e ai vari eventi organizzati da Vinitaly and the City, un esercito di entusiasti del vino che risponde con prontezza quando chiamato a decretare il successo della più importante manifestazione del mondo enoico in Italia. Questo è il vino: passione.
Certamente, ci sono gli operatori di settore, gli importatori e i buyer – anche quest’anno in crescita con un +6% dei buyer esteri e con 32 mila operatori accreditati – e la 52esima edizione di Vinitaly può vantare un totale di 128 mila visitatori.
Quest’anno sono state ben 4.380 le aziende espositrici a Veronafiere e dopo centinaia di assaggi in quattro giorni di fuoco abbiamo stilato una Top 10 Vinitaly 2018, con un particolare occhio di riguardo alla Toscana…
Campo alle Comete Bolgheri Superiore 2015: Profondo e con un frutto incredibile – il nuovo nome del panorama Bolgherese
Giodo Brunello di Montalcino 2013: Carlo Ferrini sale in cattedra con il suo Brunello e il suo stile: moderno e godibile da subito – da non perdere
Saffredi 2015 di Fattoria Le Pupille: Supertuscan di terra maremmana, scalpitante, tannino levigato per questa base Cabernet Sauvignon che strizza l’occhio hai più grandi Bordeaux
Riecine Chianti Classico 2016: Color rubino ed elegantissimo, setoso, classico al punto giusto – da bere e ribere
Michele Satta Syrah 2013: Bolgheri è capace di regalare monovitigni eccezionali, come questo: speziato, fruttato, dal finale lunghissimo – ricorda i grandi Syrah del Rodano
Gagliole 2015: Sangiovese e Cabernet Sauvignon si fondono in modo avvolgente ed intrigante, frutto e note speziate seducono fino a finire il calice
Villa Di Capezzana 2014: Carmignano DOCG, 80% Sangiovese 20% Cabernet Sauvignon, al naso le fragranze tipiche del Sangiovese, violetta, frutti di bosco e accenni boisé – intramontabile
… e uno piccolo sguardo anche al resto d’Italia…
Alto Adige: Leuchtenberg Lago di Caldaro Classico Superiore 2016 di Cantina Kaltern, 100% Schiava, gentile e raffinata dai piccoli frutti rossi e una bevibilità impareggiabile – vino del cuore
Abruzzo: MPH 2016 di Tenuta Terraviva, classe, stile impeccabile e grande audacia in cantina, un Trebbiano D’Abruzzo in anfora dal naso minerale e una persistenza implacabile – fuoriclasse
Puglia: Romanico 2015 di Ognissole, Nero di Troia in purezza, perfetto per equilibrio, frutta matura al naso, in bocca molto fresco e nervoso
Questa 52esima edizione di Vinitaly ci lascia la certezza che il mondo del vino è sano e solido, e gli appassionati sono innamorati più che mai – noi abbiamo già segnato nel calendario l’appuntamento per il 2019: dal 7 al 10 aprile.
Magari il vino non salverà il mondo, ma lo ha reso e lo renderà sicuramente un posto migliore.
LS