Prosegue con successo l’iniziativa dell’Azienda Marini Giuseppe di Pistoia, giunta alla 14ª edizione, “Vinsanto è“.
Quest’anno per rispondere alle numerose richieste di partecipazione sono state organizzati due manifestazioni, una il sabato 13 e la seconda domenica 14.
Giornalisti, assaggiatori e estimatori del vino dell’amicizia, hanno preso posto nella Vinsantiera per l’apertura dei caratelli del 2014.
Il mosto delle uve che è stato messo in questi contenitori nel 2014, si è trasformato in vinsanto in questi tre anni, ma questo dovrà attendere ancora due anni prima di finire sulle nostre tavole. Infatti dovrà “maturare” un anno in un contenitore, dove saranno miscelati i vari caratelli e infine l’ultimo anno nelle bottiglie.
I caratelli sono in genere di legno di rovere o di castagno, ma non vengono riempiti completamente, viene lasciato uno spazio di aria per consentire la fermentazione. Ogni caratello rappresenta una storia a sé, legato al tipo di legno, alla sua anzianità, ma soprattutto l’unicità del prodotto è dato dall’ambiente esterno. I cambiamenti di temperatura dovuti al passare delle stagioni, danno una caratteristica unica al vinsanto di ciascun caratello.
La visantiera di oggi è un ex fienile e in questi anni si è venuta a creare una micro flora in questo ambiente che influenza la caratterizzazione del vinsanto.
Il vinsanto ha avuto una sua crescita ed ha acquisito una sua identità oggi e un marchio registrato, ma si pensi che nel 1977 questo non era ancora considerato ufficialmente un vino.
All’incontro hanno partecipato e dato il loro contributo per il giusto riconoscimento di questo vino, l’assessore al Turismo del Comune di Pistoia Alessandro Sabella e il presidente della FISAR, delegazione di Pistoia, Angelo Laino che, in particolare, ha guidato la degustazione.
Sono stati aperti quattro caratelli; è stata poi offerta una prova di miscelazione dei quattro prodotti e infine sono state aperte bottiglie dell’annata 2012 per aiutare a far comprendere il livello di maturazione di questo prodotto.
Ancora una volta la famiglia Marini ha avuto l’iniziativa e il coraggio di assaggiare il loro vinsanto pubblicamente, insieme a giornalisti, clienti e appassionati, con l’intento di far comprendere il loro lavoro e impegno per preservare un prodotto della nostra tradizione.
Maurizio Gori